Da Open Banking a Open X
Con la PSD2 gli istituti finanziari si stanno aprendo a nuovi soggetti che operano nel mondo finanziario e dei pagamenti – come le TPP (Third Party Providers) – ma non solo.
“Aprire” significa poter scambiare dati - come quelli delle transazioni - che “parlano” di bisogni e abitudini con soggetti di settori diversi per offrire, collaborando proficuamente, prodotti e servizi di grande valore aggiunto per il cliente perché pensati per lui.
Immagina di poter accedere a una piattaforma di una banca dove comprare online la tua auto e poter ottenere il finanziamento prima del checkout del carrello e poi riceverla comodamente a casa.
Oppure immagina di poter avere nell’app della tua banca i dati sincronizzati dei passi che hai fatto tracciati con il tuo smartband e avere un salvadanaio digitale che ti consente di mettere da parte denaro alla velocità dei tuoi passi.
Non è fantascienza, è realtà e si chiama Open Finance ed è il nuovo paradigma di collaborazione tra banche, fintech e terze parti. X come eXperience ed eXchange, perché si fonda sulla condivisione e scambio di dati tra diversi attori per offrire ai clienti una esperienza unica.
Quello che sta avvenendo è una rivoluzione del settore finanziario che si sta avvicinando a contesti in precedenza molto lontani, integrandosi sempre di più con bigtech, energy companies, aziende del trasporto e persino con la grande distribuzione.
La rivoluzione è anche nel senso inverso: settori e aziende non finanziarie e bancarie per la prima volta possono offrire dei servizi di pagamento integrati nelle loro piattaforme e pensare a servizi innovativi come ad esempio quello di dilazionare le bollette online da parte di fornitore di energia.
Il vantaggio per i clienti? L’offerta di servizi e prodotti più economici, accessibili e innovativi.